Sunweb, il GM Spekenbrink: “Tour gara bloccata, il Giro ha un percorso migliore ed è più aperto”

La notizia di questi ultimi giorni è che Tom Dumoulin correrà il Giro d’Italia 2019. Per la quarta volta consecutiva, quindi, il capitano del Team Sunweb ha optato per la corsa italiana, relegando il Tour de France 2019 a obiettivo di riserva. A dare un’ulteriore spiegazione di questa scelta ci ha pensato il general manager della squadra Iwan Spekenbrink, che è rimasto profondamente deluso dal percorso della Grande Boucle, che troppe volte negli ultimi anni è stata dominata dal Team Sky, rendendola scontata e prevedibile.

Al Tour la corsa rimane bloccata per ore e ore – spiega Spekenbrink – È diventata una corsa d’attesa con uno schema ripetitivo. Dall’altra parte, invece, il Giro ha dimostrato di avere un equilibrio perfetto, con tappe di montagna difficili e cronometro impegnative. Tutto ciò rende  la corsa più aperta. Al Tour gli scalatori possono affrontarsi veramente solo negli ultimi cinque minuti di salita, riuscendo a fare solo piccole differenze”.

Un altro fattore che ha infastidito il manager nederlandese è la possibilità che al Tour vengano tolti i cardiofrequenzimetri: “Gli organizzatori dovrebbero concentrarsi sul percorso. I sensori di potenza sono diventati una risorsa per le squadre, sono un ricavo economico. Se dovessero decidere di toglierli, saremo costretti a chiedere un risarcimento finanziario“.

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